assicuratore vs risk manager
Matteo Favaro

Matteo Favaro

Assicuratore vs Risk Manager: quale serve di più alla tua azienda

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Il 2020 verrà ricordato come l’anno in cui è stato scoperchiato il vaso di Pandora. La pandemia, il lockdown e le loro conseguenze sulle aziende italiane hanno insegnato agli imprenditori un nuovo significato della parola “imprevisto”.

Non sappiamo cosa ci riserva il futuro e in quale scenario dovranno muoversi le PMI nei prossimi mesi o anni, ma una cosa è ormai certa: bisogna essere pronti a tutto.

Se sei un imprenditore attento alla tua azienda, oggi più che mai non puoi  più rifugiarti nella speranza che vada tutto bene, ma devi costruire una strategia per proteggere tutto ciò che hai costruito.

È qui che entra in campo il RISK MANAGER.

Questa figura professionale, da non confondere con l’assicuratore, lavora al fianco dell’imprenditore per valutare i possibili rischi per l’impresa e il loro impatto sul bilancio e sul patrimonio aziendale.

Quali sono i rischi secondari, e quali quelli a gravissimo impatto? Di solito un assicuratore non è in grado di valutarlo, perché il suo lavoro è vendere le polizze, non approfondire il funzionamento dell’azienda e i punti scoperti che un imprevisto potrebbe colpire.

Sono certo che sei già assicurato, e forse ti senti al sicuro, ma spesso questo non è sufficiente.

Il problema è che spesso ci si accorge di aver sbagliato polizza solo DOPO che il danno è fatto, con tutte le terribili conseguenze sul futuro dell’azienda che puoi immaginare.

Avere un risk manager al tuo fianco ti aiuta a prevenire davvero ogni eventualità e a dormire sonni tranquilli.

Facciamo un esempio.  Ti racconto un episodio realmente accaduto a uno dei risk manager che collaborano con me.

Questo che vedi nelle foto è un incendio divampato qualche tempo fa nel magazzino di un’azienda della grande distribuzione.

L’azienda stava sistemando il tetto del magazzino e i lavori prevedevano la creazione di una guaina bituminosa. L’incendio si è sviluppato proprio durante i lavori e un pezzo di guaina infuocata è caduto da un lucernario dentro il magazzino, provocando un disastro che ha distrutto l’edificio e incenerito la merce.

Come  puoi immaginare, il danno per l’azienda è stato importante, circa 38 milioni di euro.

Un evento come questo, purtroppo, è più frequente di quanto si pensi. Basta una scintilla, un fulmine, una sigaretta spenta male, e tutto si trasforma in un incubo di fiamme.

Immagina se i tuoi magazzini o la sede della tua attività andassero a fuoco… roba da perderci il sonno!

In questo caso, l’assicurazione ha pagato fino all’ultimo centesimo e in tempi abbastanza rapidi,  ma non sarebbe stato così se, tempo prima, il titolare non si fosse rivolto a un risk manager per farsi consigliare.

Infatti c’erano diversi problemi da risolvere, di cui l’imprenditore non era a conoscenza.

Tanto per cominciare, i lavori erano stati affidati a una piccola ditta familiare, che già aveva lavorato bene con quell’imprenditore. Il tipo di impresa edile con cui probabilmente anche tu sei entrato in contatto: padre, figlio e un operaio.

Niente di male, se non fosse che la ditta aveva una normale polizza RC con un massimale di soli 250 mila euro!

Per fortuna l’imprenditore, qualche mese prima, aveva assunto un risk manager che, durante la sua analisi, si era accorto dell’incongruenza. I capannoni su cui la ditta avrebbe dovuto lavorare contenevano beni per decine di milioni di euro.

Anche la polizza dell’imprenditore presentava dei difetti. Infatti il magazzino in questione era assicurato per soli 5 milioni di euro. Una scelta fatta basandosi su stime generiche e senza tenere conto del fatto che normalmente in quel magazzino venivano conservate merci per oltre 40 milioni.

Grazie all’intervento del risk manager, l’imprenditore ha scoperto che aveva un’assicurazione insufficiente.

Credeva di essere protetto, ma in realtà ogni giorno stava rischiando grosso.

Cosa sarebbe successo se non avesse avuto l’intelligenza di rivolgersi al risk manager e la saggezza per accettare i suoi consigli e aumentare subito i massimali assicurati?

L’incendio avrebbe segnato probabilmente la fine dell’azienda, perché nessuno avrebbe rimborsato all’imprenditore gli altri milioni di merce distrutta!

Quale azienda potrebbe mai sopportare una perdita simile?

Pensaci un attimo, la tua impresa potrebbe superare un danno di milioni di euro?

Per fortuna c’era il risk manager e questa azienda si è salvata.

Non è andata altrettanto bene, invece, per l’impresa edile, che il risk manager non lo aveva. Infatti la compagnia assicurativa ha indennizzato il cliente, ma poi si è rivalsa sul responsabile del danno.

Il titolare, un padre di famiglia con una piccola attività costruita con i suoi risparmi e con il sudore della sua fronte, per un imprevisto si è trovato con un danno enorme da pagare. Un debito schiacciante sulle spalle per tutto il resto della sua vita.

La piccola impresa artigiana ha chiuso.

Certo, sarebbe stato lo stesso se il massimale fosse stato più alto, ma anche in questo caso il risk manager avrebbe forse potuto salvare questa impresa, facendo presente a quell’imprenditore edile cosa stava rischiando e aiutandolo a tutelarsi in modo diverso.

Ecco perché avere al tuo fianco questa figura professionale fa la differenza tra un imprevisto risolvibile e una catastrofe da cui la tua impresa potrebbe non rialzarsi mai più.

Le polizze assicurative sono spesso difficili da interpretare e volutamente fumose.

La stragrande maggioranza degli assicuratori investe molto tempo a lodare e descrivere i prodotti della compagnia per cui lavora, ma trascura completamente i rischi specifici che quella particolare azienda sta correndo.

Non per disonestà o per superficialità (anche se potrei raccontarti aneddoti sugli assicuratori da far accapponare la pelle), ma perché il lavoro dell’assicuratore non comprende svolgere un’analisi così approfondita. La valutazione dei rischi richiede competenze specifiche, che fanno parte del bagaglio formativo del risk manager.

L’imprenditore quindi ha solo un parametro per valutare la differenza tra le varie polizze: il prezzo. L’unico dato comprensibile di una sequenza infinita di pagine scritte in caratteri microscopici, ma anche il meno affidabile.

I possibili errori sono due: scegliere una polizza che sulla carta sembra conveniente, e scoprire troppo tardi di avere una copertura insufficiente, oppure puntare al prodotto più caro spendendo più di quanto necessario. Il prezzo alto non sempre è sinonimo di efficacia, quindi purtroppo non badare a spese non è una soluzione.

Potresti comprare la polizza più cara del mondo, ma non avere comunque la garanzia di essere realmente tutelato in caso di imprevisto. Così come potresti pensare di aver fatto l’affare della tua vita, scegliendo una polizza super-economica, ma in realtà stai soltanto buttando soldi inutilmente.

In tutti questi casi, quando si verifica un evento grave, l’imprenditore vede sfumare tutto ciò che ha costruito e si trova solo a cercare di convivere con il senso di colpa per aver scelto la soluzione sbagliata.

Perché quando stai guardando le ceneri del tuo magazzino, con milioni di merce distrutta che nessuno ti restituirà, non serve a niente dire “Se solo lo avessi saputo” o “La prossima volta certamente non farò lo stesso errore”.

Potrebbe non esserci una prossima volta.

Con un risk manager, invece, questo non accade, perché ogni scelta è supportata da dati precisi ottenuti con un processo di analisi articolato.

Il risk manager identifica e misura i rischi, calcolando quanto può impattare ciascun evento sulla solidità dell’azienda. In questo modo aiuta l’imprenditore a capire quali sono:

  • i rischi che si possono prevenire con adeguate misure e protezioni
  • i rischi che possono essere accettati con serenità, perché non hanno un impatto significativo
  • i rischi residui, che vanno trasferiti all’assicurazione con una polizza adeguata

In questo modo si ottimizzano anche i costi, senza spendere più del necessario e senza investire in una polizza generica, che non corrisponde alle vere necessità dell’impresa.

In pratica, il risk manager aiuta l’impresa a non fallire.

Con le sue competenze e con la sua esperienza crea un modello di gestione del rischio e individua gli strumenti assicurativi per proteggere davvero la tua attività.

Noi di In Time Broker abbiamo scelto questo approccio, opposto a quello degli assicuratori tradizionali.

Partiamo dalla Diagnosi dei Rischi Legali, uno strumento studiato proprio per le PMI, per guidare l’imprenditore a scelte consapevoli.

Il mio lavoro si svolge così:

  • raccolgo ogni possibile informazione relativa alla tua azienda,
  • faccio elaborare i dati da uno dei nostri risk manager, che prepara la Diagnosi dei Rischi Legali,
  • attraverso questo report, ti aiuto a definire la strategia più adeguata per gestire i rischi in base alle tue esigenze e priorità

Solo dopo questi passaggi indispensabili potremo, se lo vorrai, costruire un programma assicurativo su misura per la tua azienda, ottimizzando i costi e i massimali delle varie coperture.

Infatti dopo la fase di analisi, avendo davanti la Diagnosi dei Rischi Legali della tua azienda, avrai la possibilità di scegliere se proseguire con il tuo solito assicuratore, ignorare il rischio (anche se te lo sconsiglio vivamente) o lavorare con me, perché pensi che il mio modo di lavorare sia quello più adatto a te.

Io ovviamente sarò felice se sceglierai me, ma in ogni caso saprò di averti aiutato. La tua sarà una scelta basata sulla consapevolezza e sulla comprensione dei veri rischi che sta correndo la tua azienda.

Ora tocca a te.

Io ti ho aperto gli occhi, e sai cosa rischi. Ti farai cogliere impreparato dal prossimo imprevisto?

Se vuoi veramente proteggere la tua azienda chiama subito il numero verde 800 694 972 o scrivi a info@intimebroker.it

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